Sugar Tax e ginseng solubile: impatto minimo sui costi, massimo sulla percezione del cliente

Come la consapevolezza del consumatore sta trasformando il mercato delle bevande al bar, con un’accelerazione in vista della Sugar Tax 2025

Nell’arco degli ultimi due decenni, il consumo di caffè in Italia ha vissuto una trasformazione profonda e consolidata. Il consumo dell’espresso autentico, senza aggiunta di zucchero per apprezzarne le sfumature aromatiche naturali, è passato dall’essere un’eccezione a diventare una consuetudine diffusa. Un cambiamento culturale ormai radicato nelle abitudini degli italiani.

Ma esiste un paradosso nel mondo delle bevande solubili: perché il ginseng, cercato proprio per le sue proprietà benefiche e il suo carattere naturale, viene ancora servito prevalentemente in versioni cariche di zuccheri?

Il paradosso del ginseng solubile zuccherato

Il caffè al ginseng rappresenta oggi circa il 3% delle consumazioni nei bar italiani – una nicchia in crescita che attrae consumatori attenti alla salute e alla ricerca di alternative al caffè tradizionale. Secondo i dati di settore, un bar medio serve 4-5 tazzine di ginseng al giorno, contro le circa 175 di espresso.

Tuttavia, la maggior parte dei prodotti solubili al ginseng serviti nei locali contiene elevate quantità di zuccheri aggiunti, creando una contraddizione evidente: un prodotto ricercato per le sue proprietà benefiche viene offerto in una forma che contrasta con i principi di naturalità che ne motivano il consumo.

Questa incongruenza diventerà ancora più visibile con l’arrivo della Sugar Tax.

Sugar Tax 2025: numeri concreti per il settore

Dal 1° luglio 2025, entrerà in vigore in Italia la Sugar Tax, un’imposta che prevede:

  • €0,25 per chilogrammo sui prodotti concentrati da diluire (come i ginseng solubili)
  • €10 per ettolitro sui prodotti pronti al consumo

Per contestualizzare questi numeri nel settore specifico della caffetteria, analizziamo l’impatto concreto:

  • Un bar che serve in media 5 ginseng al giorno (150 al mese)
  • Considerando circa 3-4 grammi di prodotto per tazzina
  • Consumo mensile: circa 0,5 kg di prodotto solubile
  • Aggravio mensile dovuto alla Sugar Tax: circa €0,12 per kg, quindi meno di €0,10 al mese per un bar medio

L’impatto economico diretto è quindi quasi irrilevante per il singolo esercizio.

Il vero cambiamento sarà culturale e percettivo.

Dall’impatto economico all’impatto sulla percezione

L’introduzione della Sugar Tax e la relativa copertura mediatica porteranno maggiore attenzione alla presenza di zuccheri nelle bevande quotidiane. I consumatori, già sensibilizzati sul tema della salute e del benessere, inizieranno a farsi domande prima ignorate:

“Quanto zucchero contiene il mio ginseng solubile?”

“Perché un prodotto associato alla salute è carico di zuccheri?”

“Se preferisco il caffè senza zucchero, perché dovrei accettare un ginseng zuccherato?”

L’evoluzione naturale: dal caffè al ginseng

La tendenza verso il consumo di caffè senza zucchero indica una direzione chiara: i consumatori sono sempre più interessati a gustare il sapore autentico delle bevande, preferendo la qualità e l’autenticità dei prodotti.

Il parallelo con il caffè è illuminante: negli anni ’80 e ’90, aggiungere zucchero al caffè era quasi automatico. Oggi, sempre più persone preferiscono gustare l’espresso nella sua purezza naturale, apprezzandone le sfumature aromatiche senza mascherarle.

Il ginseng solubile sta seguendo un percorso analogo, ma con un ritardo temporale. Quello che è avvenuto per il caffè sta iniziando a manifestarsi anche per questa bevanda, con una differenza sostanziale: mentre per il caffè lo zucchero veniva aggiunto dal consumatore, nel ginseng lo zucchero è già presente nel prodotto, spesso in quantità significative e senza possibilità di scelta.

Il ruolo dei torrefattori e distributori

In questo scenario evolutivo, i torrefattori e i distributori di qualità si trovano davanti a un’opportunità strategica: anticipare un cambiamento di mercato già in atto, offrendo un’alternativa premium che completi la loro proposta di eccellenza.

Esattamente come un ristorante raffinato non servirebbe un pane industriale accanto a piatti gourmet, un locale che investe in caffè di alta qualità crea un’incongruenza offrendo un ginseng commerciale carico di zuccheri.

I torrefattori che introducono alternative senza zucchero possono:

  • Elevare la qualità complessiva della loro offerta
  • Distinguersi in un mercato ancora dominato da prodotti standardizzati
  • Anticipare le richieste di un consumatore sempre più consapevole
  • Creare coerenza nel posizionamento premium del loro brand
  • Ridurre i costi di manutenzione delle macchine

Differenze qualitative immediatamente percepibili

La differenza tra un ginseng solubile premium senza zucchero e un prodotto commerciale è immediatamente riconoscibile:

  • Gusto autentico – Il vero sapore del ginseng e del caffè arabica, non mascherato dagli zuccheri
  • Aroma persistente – Note complesse che si sviluppano nel palato, non sapori piatti e artificiali
  • Libertà di scelta – Il cliente può decidere se dolcificare e quanto, proprio come avviene con il caffè
  • Trasparenza – Un prodotto che non nasconde ingredienti dietro a un sapore uniformemente dolce

A questi vantaggi percepiti dal cliente si aggiungono benefici operativi concreti:

  • Manutenzione ridotta – L’assenza di zucchero diminuisce drasticamente i residui nelle macchine, con una riduzione documentata fino al 30% dei costi di manutenzione
  • Maggiore versatilità – Un solo prodotto che soddisfa sia i puristi che chi preferisce dolcificare
  • Coerenza dell’offerta – Armonia qualitativa tra il caffè premium e le bevande alternative

Prepararsi al punto di svolta

La Sugar Tax di luglio 2025 rappresenterà un momento catalizzatore per un’evoluzione già in corso. Non impatterà significativamente sui costi operativi dei bar, ma amplierà notevolmente la consapevolezza dei consumatori sulla presenza di zuccheri nei prodotti solubili.

I pionieri che introdurranno alternative senza zucchero prima di questo punto critico si posizioneranno come leader attenti alle esigenze dei consumatori, non come follower che rincorrono il mercato.

Come è avvenuto per il caffè, dove la tendenza a consumarlo senza zucchero è diventata quasi una consuetudine, anche il ginseng solubile sta seguendo la stessa evoluzione naturale verso l’autenticità. E i torrefattori e i distributori più attenti sono già pronti a questa trasformazione.

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